22/4/2015
Dai dati resi noti da Banca d’Italia si confermano i timidi segnali di ripresa di cui si mormorava nel corso degli ultimi mesi; si potrebbe affermare che il mercato del credito per le abitazioni tornerà a respirare.
Nel 2014 le famiglie italiane hanno ricevuto 24,34 milioni di Euro per l’acquisto di abitazioni, il 13,8% in più rispetto al 2013 e poco meno di quanto ricevuto nel 2012.
Dal Bollettino Economico, redatto da Banca d’Italia, si legge che ‹‹secondo le risposte delle banche italiane partecipanti all’indagine sul credito bancario (Bank Lending Survey), nel primo trimestre del 2015 le condizioni di offerta di credito sarebbero state ulteriormente allentate sia per le imprese sia per le famiglie. La domanda di prestiti delle famiglie per l’acquisto di abitazioni avrebbe registrato un nuovo forte incremento››.
A giustificazione di questa ripresa dei mutui, si possono definire tre motori:
- L’atteggiamento mutato delle Banche (grazie anche alle iniziative Bce);
- Crollo dei tassi d’interesse;
- Abbassamento dei prezzi nel mercato immobiliare (secondo Nomisma il calo proseguirà anche nel 2015 con una media del 3,2%).
Nonostante tutto bisogna prestare attenzione alle surroghe, poiché la ripresa risulta meno forte se si tolgono i dati relativi a queste. Le famiglie che
avevano sottoscritto un mutuo tra il 2001 e il 2011 sono le prime ad alimentare il boom di richieste di sostituzione.
Altro particolare da non sottovalutare sono le erogazioni che rimangono prerogativa della clientela ritenuta più affidabile dagli istituti di credito
(garantire il 40% di cash e un contratto stabile o almeno un reddito mensile triplo rispetto all’ammontare della rata).