Un’indagine congiunta delle associazioni di categoria Assifact, Assilea e Assofin sull’attività di credito specializzato in Italia ha rilevato una crescita complessiva del 9.6% per le tre categorie del credito alle famiglie, del leasing e del factoring. Il dato è relativo al 2015, nel corso del quale le nuove erogazioni sono state pari a 278.6 miliardi di euro e i finanziamenti in essere hanno raggiunto quota 448.5 miliardi, per un controvalore corrispondente al 17% del Pil italiano e al 23% degli impieghi totali del sistema bancario.
L’impatto del credito specializzato sull’economia del Paese è significativo: lo stesso copre, infatti, il 6.3% degli investimenti delle aziende ed il 7.7% delle spese della famiglie. Quest’ultime, in particolare, rappresentano gli attori di maggior rilievo per il settore, dal momento che il 68.8% del totale del credito specializzato è destinato ai risparmiatori privati, mentre la quota relativa agli impieghi in essere a fine 2015 in capo alle imprese è pari al 25.1%. Focalizzando l’attenzione sulle famiglie e sui privati, va sottolineato che una quota delle erogazioni di mutui e prestiti al consumo è destinata al rifinanziamento di prestiti già essere: si tratta di operazioni incentivate dal taglio dei tassi di interesse che, riducendo il costo del credito, induce i privati a rinegoziare le condizioni dei finanziamenti già ottenuti.
Sempre con riferimento al 2015, le banche generaliste hanno erogato nuovi finanziamenti per 90 miliardi di euro, all’incirca un terzo del totale, mentre due terzi dei finanziamenti sono stati resi disponibili dagli operatori specializzati: all’interno di questa categoria, sono stati gli intermediari finanziari a erogare la maggior parte del credito specializzato nel corso del 2015, pesando per il 49.1% sul totale. A seguire le banche specializzate.
25/07/2016