Il termine: dal latino mutuus “dato in cambio” (sec.XIV), prestito a scadenza differita, che prevede la restituzione periodica di capitale e interessi a scalare. Sostantivo dall’aggettivo Mutuo (sec. XV) (v. dizionario Devoto OLI ed. 2009).
Il mutuo è un contratto con il quale una parte (mutuante) concede all’altra (mutuatario) una determinata somma di denaro che il mutuatario si impegna a restituire nei tempi e con le modalità concordate nel contratto di mutuo.
Il mutuo è un negozio giuridico reale disciplinato dagli art. 1813-1822 cod. civ.
Una particolare forma di mutuo è il mutuo di scopo per il quale il denaro concesso in prestito deve essere utilizzato per uno scopo preciso pena la nullità del contratto.
A sostegno del finanziamento concesso possono essere offerte dal mutuatario delle garanzie sul credito concesso dal mutuante.
Una forma di mutuo molto diffusa concessa al privato ha per scopo l’acquisto, la costruzione o la ristrutturazione di immobili ad uso abitativo. Questo particolare contratto è assistito da una garanzia che il mutuatario offre al mutuante a sostegno del credito richiesto. La garanzia offerta è normalmente una iscrizione ipotecaria sull’immobile oggetto dell’investimento per il quale si chiede il mutuo a favore del mutuante. In tali casi si parla di mutuo ipotecario.
Solitamente il mutuante (chi presta il denaro) è una Banca o Istituito di Credito o una Società Finanziaria.
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