Oltre agli interessi calcolati sul capitale erogato con il mutuo, il mutuatario potrà dovere sostenere anche altri costi:
1. Le spese di Istruttoria: che la Banca erogante può richiedere per concedere il credito e allestire l’operazione. Essi possono essere determinati in misura fissa o in percentuale in ragione dell’importo del mutuo;
2. Le spese di perizia: per il lavoro svolto dal perito scelto dalla Banca per determinare il valore dell’immobile concesso in garanzia, e il suo stato di conformità alle normative vigenti;
3. Le spese notarli: di norma il notaio è scelto dal cliente e pertanto sarà il cliente a fornirsi del preventivo per gli onorari del notaio che normalmente comprendono quello per la prestazione professionale dello stesso notaio, in coerenza con i tariffari notarili, le imposte per il contratto di mutuo e quelle per l’iscrizione dell’ipoteca.
4. L’imposta sostitutiva: a seguito del DL 168/2004 essa è corrisposta nella misura dello 0,25% sull’importo erogato nel caso in cui l’immobile sia abitativo e per il quale si possa usufruire delle agevolazioni della prima casa. L’imposta sostitutiva dello 0,25% si potrà applicare solo se l’ente erogante il mutuo è una Banca o un Istituto di credito o una finanziaria parificata.
Nei altri casi è dovuta l’imposta sarò pari al 2% dell’importo erogato.
5. Costi assicurativi: l’immobile deve essere obbligatoriamente assicurato contro il rischio di incendio. Eventuali altre polizze potranno essere richieste dall’ente erogante qualora vangano stimati altri rischi che lo stesso ente ritenesse di dover assicurare.
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